Cibati da sola: #Masterchef Edition.

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"Come mi farei montare...la panna da Chef Rubio. 
Da Cracco non mi farei montare neanche il mobiletto dell'Ikea." 



Non so se ve ne siete accorti, ma è iniziato Masterchef.
Io ora sono felice. Per me il mondo assume un significato, un perché solo di Giovedì, e tutto il resto può sparire.
Se ne sono accorti ovviamente anche i miei amici in quanto ultimamente non faccio altro che cucinare e ripetere: "Cos'è questa merda? Vuoi che muoro?? No...mi stai diludendo"
Credo che fra 3 puntate tutti loro si uniranno per farmi un Intervention





L'ultima volta mi chiama il mio migliore amico che amorevolmente chiamiamo "Zoccolet" per dirmi che aveva pubblicato una nostra foto con una frase bellissima strappalacrime, più o meno la conversazione andò così:

- "Che vuoi?"
- "Senti stronza, prima ti lamenti che non ti calcolo per tre secondi e poi non cachi la mia frase bellissima sulla nostra foto?"
- "Poi vado, sto vedendo Masterchef"
- "Che sei zoccolet tu! Blablabla blaablaaabla blablabla" (Stavo guardando la puntata, non ho ascoltato nulla di ciò che disse)
- "Ho detto che sto guardando Masterchef, non rompere."
- "Ti adoro lo stesso anche quando fai la stronza"
- "Cià"


Insomma sarei da sprangate in faccia.

Nell'ultima puntata di Masterchef è tornato l'incubo dei partecipanti: Iginio Massari, noto come "Nightmare before Biossido di Titanio" 
Giusto perché preparare un pan di spagna decente non era abbastanza difficile, mettiamoci a fare anche i piccoli chimici, massì...che sarà mai?
Il DRAMMA.

Alcune torte nuziali preparate da alcuni concorrenti sembravano avere come ingrediente segreto l'arsenico.

E mi fermo qui perché potrei parlare per ore di una sola puntata, e 15 ore sarebbero dedicate solo al Pressure Test, in cui io andrei davvero molto bene in quanto ho un Organismo Geneticamente Modificato (un incrocio tra Cracco, Ramsay e Bastianich) al mio fianco: Mia Madre. 

Ma c'è una cosa che IO so fare e mia madre no: i dolci.
Per circa 22 anni non le riusciva una ricetta, niente, si impegnava, misurava con estrema cura neanche stesse fabbricando una bomba artigianale, anche col forno nuovo non ce la faceva, così delegò i dolci a me, che riuscivano con estrema naturalezza.
Ma una sola torta divenne "la mia", una roba che nel giro di due colazioni era già finita.

La chiamerò: 


Declaimer: Utilizzo di font figo ed elegante per dare credibilità ad un nome demmerda.


Ingredienti:


  • 4 uova
  • limone ( se biologici è meglio, se siete povery come me sti cazzi)
  • 200g di farina
  • 200g di zucchero
  • 50g di fecola di patate 
  • un bicchiere di olio
  • lievito per dolci



Procedimento:

1. Separare le chiare d'uovo dai tuorli. 

Io di solito li monto alla fine togliendole dal frigo e aggiungo sempre un pizzico di sale.


2. Montare i tuorli con lo zucchero finchè non diventerà un composto chiaro.


3. Aggiungere a filo l'olio, il succo del limone e la scorza grattugiata. 

Ecco perché meglio biologici.


4. Incorporare la farina, la fecola e il lievito setacciato.


5. Montare gli albumi e infine incorporarli nel composto.

Me prima della frusta elettrica.
Uno sbatty totale.


Mi raccomando: Dal basso verso l'alto in slow motion altrimenti l'aria scappa e poi fate un macello che si smonta tutto. 


40 minuti in forno a 180° e poi cibatevi.


In alternativa ai limoni potete utilizzare le arance.

Bake off è finito, andate in pace.



Guida alla sopravvivenza: Saldi Edition. (Come evitare di uccidere le ragazzine dentro H&M)

20 comments
Salve bellissime creature, passato bene le vacanze? Avete mangiato come se non ci fosse un domani pieno di acido lattico?
Avete combattuto nella più antica e millenaria faida familiare: Pandoro o Panettone?
Avete ucciso vostro zio, notoriamente un gran culuto nell'arte del cucù, a colpi di asso e re?
Io personalmente con i miei amici ho elargito vite a non finire perché stupidamente rispondevo loro quando erano "morti", ma che ci volete fare? Sono buona d'animo.
Vi racconto in breve le mie vacanze: sambuca - cibo - cucù - casa - febbre - antibiotico.
Direi non male.

Vi ricordate che vi dissi che il mio compleanno è meraviglioso perché ho ben 4 giorni di alcool no-stop? Ecco... quest'anno non è avvenuto nulla di tutto ciò,m a vedete c'è qualcosa di magico nell'essere nata il 30 dicembre, non è lo stare con la tua famiglia, non è bere per 4 giorni di fila, non sono le partite a cucù con le luci dell'albero di natale che illuminano il tuo viso mentre bestemmi in aramaico per l'asso appena ricevuto, no miei cari, la vera magia è che subito dopo il tuo compleanno iniziano I SALDI.

QUESTA è la vera MAGIA.

Mi regalano soldi sia a natale che al compleanno e io quei soldi li prendo e li do direttamente ad h&m.

- Se pronunciate H&M "AccaEmme" vi do fuoco. -

In sostanza ho comprato:

  • 3 Maglioni
  • 1 vestitino estivo bianco (pagato 5 € ultimo rimasto e della mia taglia, quasi... )
  • 1 canotta estiva super bellissima e floreale
  • Intimo, tanto intimo, una scorta di intimo
  • 1 pupazzetto e delle scarpine super bellissime per il futuro figlio della mia amica. (L'acquisto che ho nel cuore)
  • 1 sciarpa color cammello che fa tanto aristocratica e figa di legno
  • 1 maglietta per la palestra
  • 1 cipria
  • 1 fondotinta (kiko)
  • 1 tinta per labbra (kiko)
  • 1 miracolo per le labbra:


Fonte: Blog tedesco 
glow touch lips 103 HEAVY HONEYSUCKLE



E credo di aver finito.

Avrei voluto prendere di più tipo i 3 maglioni, le 4 camicie e la gonna che ho lasciato in camerino, ma sforavo col budget e poi erano peni amari.



Guida pratica e consigli più o meno demenziali per comprare da Zara e H&M ai saldi 





1. Non andare nell'ora di punta.

Se non vuoi uccidere qualcuno o rischiare l'esaurimento nervoso è importante non andare nelle ore di punta dei negozi.
Specialmente verso le 6 del pomeriggio in cui H&M e Zara pullulano di ragazzini e ragazzine che fanno un gran chiasso e ridono a sproposito.
Ti fanno perdere tempo.
Ti innervosiscono.
Ti fanno rivalutare la tua idea futura di procreare.
Io da H&M se devo comprare seriamente vado verso le 2 del pomeriggio: non c'è anima viva, il mio camerino ( perché io ho il mio camerino, e guai se qualcuno lo occupa) è libero e pulito, le commesse sono esauste quindi non ti calcolano e puoi provare tutti i capi che vuoi.
Essendo che ho sempre un budget ben definito ed essendo che io li comprerei l'azienda intera impiego tantissimo tempo per comprare, quindi non ho bisogno di ragazzini che giocano nei camerini, la mamma col passeggino e il bimbo che piange, la nonna che gira per gli scaffali perché non sa che fare, la commessa (povera anima in pena) che rimprovera sti benedetti ragazzini che fanno quel che cazzo gli pare, e la folla di persone che si riversano nei camerini.
Tutto ciò ti distrae e ti fa perdere tempo.
Di solito quando entro alle 2 finisco verso le 5 e mezza, evitando tutto questo.
Quest'anno sono entrata alle 4 e ho finito alle 7, stavo per trucidare una ragazzina di 16 anni che sghignazzava nei camerini facendomi perdere costantemente il conto del prezzo dei capi che volevo acquistare.


2. Vai sola.
.
Come già scritto nel punto uno io impiego 3 ore e mezza in un negozio, quindi è ovvio che io vada da sola in quanto non c'è cosa più odiosa che far aspettare qualcuno fuori dal camerino o ti segua come un'anima in pena tra gli scaffali mentre tu guardi i capi.
È una cosa che odio perché mi distrae dal mio obbiettivo: comprare.
Il pensiero che ci sia qualcuno che mi aspetta mi mette ansia, mi mette fretta, e alla fine non guardo niente, non provo niente e non compro niente.
Ai saldi questo "NON" non deve esistere.
Per comprare bisogna andare soli; volete un giudizio o un consiglio? Esiste whatsapp.
Foto in camerino al gruppo delle vostre amiche e via: promosso o bocciato.
Se andate nell'ora in cui non c'è nessuno, in camerino potete stare anche due ore che tanto nessuno vi mette fretta per liberarlo.


3. Cerca - Prendi - Prova - Scegli.

.Ci vuole organizzazione anche nello shopping.
Bisogna ottimizzare il tempo e lo spazio altrimenti non se ne esce più e se esci avrai speso di sicuro i 50€ per il capo meno calcolato della nuova collezione.
H&M di bari è organizzato molto bene:
I primi tre piani per donna
3° piano uomo
4° piano bambino

Piano 0: nuova collezione, capi per donna e per ragazze, scarpe, bigiotteria e borse.
Piano 1: Capi per ragazze e roba simil-alternativa, il MIO camerino.
Piano 2: Capi per signore, Premaman, Lingerie.

Appena entro mi armo della shopping bag e comincio a guardare e a mettere nella borsa tutti i capi del piano terra che mi piacciono e che voglio provare, finito la scelta vado al piano uno e ripeto l'operazione per poi entrare in camerino.
Nel camerino tolgo tutto dalla shopping bag e li appeno in un solo gancetto, questo perché devo fare la cernita:

  • Roba che mi va bene e che compro
  • Roba "forse" (misura sbagliata, un capo simile ad un altro, prezzo troppo alto, colore sbagliato)
  • Roba NO.
Nel primo gancetto ho messo tutto ciò che devo provare, nel secondo gancetto metto la roba No, nello specchio mobile appendo la roba forse e infine nella shopping bag ciò che devo comprare.

Finito di fare questo lavoro esco, poso i vestiti che non mi servono sul banco del camerino e passo al piano successivo e per me significa: intimo.

Questa parte del negozio è sempre un macello, mutandine a terra, reggiseni scontati sparsi per il reparto, insomma il delirio.
Io prendo tutto ciò che mi piace e della mia taglia, che non trovo quasi mai, ovviamente rimangono sempre le taglie 0-12 mesi altrimenti dette taglie "34 - 36" e delle taglie normali neanche l'ombra.
Butto tutto dentro la shopping bag e ritorno al piano di sotto per trovare altro che sicuramente mi è sfuggito.
Ripeto l'operazione di sopra e infine mi faccio i conti su quanto spenderò.




4. Guarda nella pila di vestiti abbandonati nel banco dei camerini.

. Come già detto prima gli indumenti che non vuoi acquistare vengono posati sul bancone all'uscita dei camerini e sistemati bene sui "carrelli" (?) per poi essere riposti in reparto.
È tutta roba scontata che la gente ha portato in camerino e che non ha comprato, quindi è molto probabile che la vostra misura non trovata in reparto sia lì.
Guardo sempre in questi carrelli perché lì ho sempre trovato ciò che cercavo o che ancora non sapevo di voler cercare.
E poi l'effetto sorpresa è sempre piacevole.



5. Stermina tutte le ragazzine di 14 - 16 anni.


Finito con le prove, i conti, e l'analisi del prodotto senza aver rischiato la crisi epilettica tra un maglione e una gonna sei pronta per fare la fila alla cassa.
Presumibilmente hai finito per l'inizio dell'ora di punta, quando rivestendoti e controllando per l'ultima volta i capi non senti risatine stridule di giovanissime donnine in cerca di mazzate.
Prima di pagare riempitele di botte, le commesse vi ringrazieranno.





P.s. Un bacio molto speciale al mio principe che suona il comodino e che mi sopporta. Ti adoro.
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