Alto, moro, pelle scura da prima abbronzatura e muscoloso. Per un secondo potevo ammirare i suoi possenti bicipiti.
Questo potrebbe sembrare l'inizio di un racconto erotico e invece...
Potevo ammirare i suoi possenti bicipiti perché stava messaggiando mentre camminava.
Molto erotico. Quasi quanto 50 sfumature di grigio.
Così, dopo che mi è passato di fianco incurante della mia presenza o del palo di fronte a lui qualche metro più avanti, mi è venuto un pensiero: e se io non fossi io, ma una Lei, e se lui fosse un Lui e se questa Lei fosse stata la donna della sua vita, la sua anima gemella, per colpa di quel telefonino Lui e Lei non avrebbero mai incrociato lo sguardo e le loro vite.
Lui non avrebbe mai notato i suoi occhi neri e profondi, non avrebbe mai notato i suoi capelli rossi dai morbidi boccoli e non se ne sarebbe innamorato al primo istante.
Forse non si sarebbero rivolti la parola- i loro occhi parlavano più di quanto una bocca potesse fare- ma almeno avrebbero saputo dell'esistenza dell'uno dell'altra e forse si sarebbero ritrovati, perché il destino avrebbe giocato in loro favore.
Ma Lui aveva lo sguardo abbassato rivolto al cellulare e così i loro occhi come le loro vite non si sono mai incrociati.
Un lui, una lei e una storia d'amore mai nata.
Questa atmosfera romantica creatasi nella mia mente fu prontamente distrutta dalla visione di un uomo anziano che coglieva da terra una sigaretta fumata a metà e che se la metteva in bocca.
Il caldo fa male alla gente. Soprattutto a me.
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