The Walking Idiots.

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È un mese che non posto qualche cazzatina sul bloggo, fondamentalmente perché non c'ho na ceppa da dire.

[ Ho fatto il fioretto di limitare al minimo sindacale le parolacce. Clap clap a me. ]

E quando non c'ho niente da dire faccio una cosa semplice e bellissima - una cosa che molte persone dovrebbero fare: mi sto zitta.

E penso.

Penso ai massimi sistemi dell'universo, al senso profondo dell'essere e alle boiate della vita, ma soprattutto dell'umanità.

"Ma non c'hai una vita universitaria? Non c'hai da studiare? Non c'hai un ragazzo? Degli amici???"
La risposta a tutto questo è: Sì, ma nun c'ho voglia oh.

In questi periodi in cui "non c'ho voglia oh" vivo in simbiosi con il mio pc, penso e guardo i film, mi sto zitta e leggo, e quando esco fuori da questo tunnel fatto di pensieri e pop corn mi dimentico di tutte le considerazioni estremamente intelligenti e illuminanti che ho fatto.

Quando "nun c'ho voglia oh" e vivo in simbiosi con il mio pc, penso e guardo i film e sto su Facebook...

Bene. Era meglio se non ci stavo, perché a leggere certe cose ti rendi conto che la gente non sta affatto bene, ti rendi conto che quasi puoi toccare con mano la stupidità e l'ignoranza umana.

Ti rendi conto di quanti COGLIONI popolano il paesiello.

Tanti. Purtroppo. E vorresti che fossero Zombie cosicché sparargli dritto in fronte non sarebbe un reato.

Tralasciando le mille e uno lamentele che propinano su facebook, quando si supera il limite bisogna intervenire.
Tu vorresti sempre sparargli dritto in fronte, ma il massimo che puoi fare è cercare di commentare con un certo contegno, perché prenderlo a sprangate attraverso il pc ancora non si può. Purtroppo.

Alcuni potrebbero dire: "eh sì, dietro al pc tutti leoni, senza tutti coglioni"

No.

Al massimo: "Ringrazia il cielo che sto dietro al pc, perché se dovessimo intrattenere questa conversazione di persona minimo ti sbranerei."


Ora vi vorrei far vedere lo screen di una conversazione che ho avuto con questo ragazzo, mia vecchissima conoscenza. (Quindi conosco bene la persona, chi è e che fa, per cui parlo con cognizione di causa ed è per questo che mi incazzo ancora di più.)

Questo soggetto è la coerenze fatta persona.

*Attenzione: la frase precedente è ad alto contenuto sarcastico*

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Un lui, una lei e... una storia d'amore mai nata.

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Ieri mattina, mentre camminavo per strada, per un secondo ho incrociato un ragazzo.
Alto, moro, pelle scura da prima abbronzatura e muscoloso. Per un secondo potevo ammirare i suoi possenti bicipiti. 
Questo potrebbe sembrare l'inizio di un racconto erotico e invece...
Potevo ammirare i suoi possenti bicipiti perché stava messaggiando mentre camminava. 
Molto erotico. Quasi quanto 50 sfumature di grigio. 

Così, dopo che mi è passato di fianco incurante della mia presenza o del palo di fronte a lui qualche metro più avanti, mi è venuto un pensiero: e se io non fossi io, ma una Lei, e se lui fosse un Lui e se questa Lei fosse stata la donna della sua vita, la sua anima gemella, per colpa di quel telefonino Lui e Lei non avrebbero mai incrociato lo sguardo e le loro vite.
Lui non avrebbe mai notato i suoi occhi neri e profondi, non avrebbe mai notato i suoi capelli rossi dai morbidi boccoli e non se ne sarebbe innamorato al primo istante. 
Forse non si sarebbero rivolti la parola- i loro occhi parlavano più di quanto una bocca potesse fare- ma almeno avrebbero saputo dell'esistenza dell'uno dell'altra e forse si sarebbero ritrovati, perché il destino avrebbe giocato in loro favore.

Ma Lui aveva lo sguardo abbassato rivolto al cellulare e così i loro occhi come le loro vite non si sono mai incrociati.

Un lui, una lei e una storia d'amore mai nata.

Questa atmosfera romantica creatasi nella mia mente fu prontamente distrutta dalla visione di un uomo anziano che coglieva da terra una sigaretta fumata a metà e che se la metteva in bocca.
Il caldo fa male alla gente. Soprattutto a me.











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